cristina c's Reviews > Letture facoltative

Vi ricordate il non-compleanno di Alice? Ecco, per analogia potremmo definire queste delle non-recensioni.
La descrizione del contenuto delle letture è parziale o addirittura mancante, dell'autore non si parla quasi mai, il commento è spesso uno spunto per le divagazioni. Le letture stesse, non a caso, sono definitive facoltative, cioè perdibili senza rimpianti; libri di divulgazione scientifica senza troppe pretese, manuali dei più svariati argomenti, da quello del perfetto bricoleur al piccolo trattato di scrittura cinese, dalle istruzioni per l'allevamento domestico di rettili e anfibi all'immancabile manuale di yoga.
Il vantaggio principale di questo tipo di libri è che non finiscono né bene né male, nota maliziosa Szymborska.
E inoltre, "fin dall'infanzia mi è sempre piaciuto accumulare nozioni superflue. D'altra parte come si fa a sapere in anticipo cosa sia necessario e che cosa no?".
Un tono colloquiale, un umorismo sottile, il gusto per i dettagli e il quieto stupore per la varietà della vita che troviamo nella sua poesia; alcuni capitoli si potrebbero in effetti definire poesie in prosa.
La curiosità divertita per un sapere minuzioso, esaustivo che cataloga il mondo ma non lo contiene.
" Il poeta, indipendentemente dal grado di istruzione, età, sesso e preferenze, nel fondo dell'anima è e rimarrà sempre un erede spirituale delle tribù primitive. L'interpretazione scientifica del mondo non esercita su di lui una grande influenza. E' un animista, un feticista che crede nelle forze segrete che sonnecchiano in ogni cosa ed è convinto che con l'aiuto di parole opportunamente scelte riuscirà a risvegliarle".