Roberto's Reviews > Il condominio
Il condominio
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Storie di ordinaria follia
Chi non ha mai assistito a litigi tra condomini per l'uso delle parti comuni, per il gioco a pallone dei bambini in giardino? O alle lamentele tra vicini per la televisione troppo alta o per le feste dei ragazzi? O a discussioni per parcheggi e posti auto, per l'immondizia o la manutenzione degli ascensori?
Cose normali dovute alla forzata convivenza di tante teste e tante famiglie negli stessi palazzi. Basta un po' di buon senso (che di solito non c'è), tanta pazienza (ce ne vuole un'enormità), un po' di civiltà e notevole flessibilità (l'arte del compromesso portata agli estremi) per riuscire a venirne fuori.
Ma cosa succederebbe se buon senso, civiltà, pazienza e flessibilità venissero meno e fossero sostituite da antagonismo, odio, cattiveria e rigidità nelle proprie posizioni? Immaginiamo che ciò possa succedere in un grande condominio, con tante parti comuni che lo rendano perfettamente autosufficiente a mantenere la vita di tutti gli inquilini. Mettiamoci un po' di differenze sociali; ad esempio ai piani alti le classi più agiate e a scendere quelle meno abbienti. Mettiamoci le varie discussioni tipiche dei grandi condominii.
Il risultato forse sarebbe una esplosione di violenza devastante, come quella rappresentata da Ballard in questo romanzo angosciante.
Alla base della regressione che avviene tra i condomini ci sono forse le differenze e le aspettative sociali, che causano prima una generica irritazione, poi antagonismo, poi insopportazione, poi odio, poi cattiveria e per finire follia pura.
Forse, sotto sotto, seguiamo le regole e la morale solo in particolari condizioni di benessere e quando sono soddisfatti i nostri bisogni primari. Quando questi vengono meno, tendiamo ad assomigliare ad animali; la razionalità viene sostituita dall'istinto, il diritto con la legge del più forte, la logica del singolo sostituita con quella del branco, il comportamento individuale annegato dal senso di appartenenza ad un gruppo.
Ballard non ci dà alcuna risposta, si limita a scrivere una storia che non può non colpirci per la violenza, l'assurdità e follia contenute. Ossia per quelle cose che vediamo spesso, troppo spesso, anche sui quotidiani...
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Storie di ordinaria follia
Chi non ha mai assistito a litigi tra condomini per l'uso delle parti comuni, per il gioco a pallone dei bambini in giardino? O alle lamentele tra vicini per la televisione troppo alta o per le feste dei ragazzi? O a discussioni per parcheggi e posti auto, per l'immondizia o la manutenzione degli ascensori?
Cose normali dovute alla forzata convivenza di tante teste e tante famiglie negli stessi palazzi. Basta un po' di buon senso (che di solito non c'è), tanta pazienza (ce ne vuole un'enormità), un po' di civiltà e notevole flessibilità (l'arte del compromesso portata agli estremi) per riuscire a venirne fuori.
Ma cosa succederebbe se buon senso, civiltà, pazienza e flessibilità venissero meno e fossero sostituite da antagonismo, odio, cattiveria e rigidità nelle proprie posizioni? Immaginiamo che ciò possa succedere in un grande condominio, con tante parti comuni che lo rendano perfettamente autosufficiente a mantenere la vita di tutti gli inquilini. Mettiamoci un po' di differenze sociali; ad esempio ai piani alti le classi più agiate e a scendere quelle meno abbienti. Mettiamoci le varie discussioni tipiche dei grandi condominii.
Il risultato forse sarebbe una esplosione di violenza devastante, come quella rappresentata da Ballard in questo romanzo angosciante.
Alla base della regressione che avviene tra i condomini ci sono forse le differenze e le aspettative sociali, che causano prima una generica irritazione, poi antagonismo, poi insopportazione, poi odio, poi cattiveria e per finire follia pura.
Forse, sotto sotto, seguiamo le regole e la morale solo in particolari condizioni di benessere e quando sono soddisfatti i nostri bisogni primari. Quando questi vengono meno, tendiamo ad assomigliare ad animali; la razionalità viene sostituita dall'istinto, il diritto con la legge del più forte, la logica del singolo sostituita con quella del branco, il comportamento individuale annegato dal senso di appartenenza ad un gruppo.
Ballard non ci dà alcuna risposta, si limita a scrivere una storia che non può non colpirci per la violenza, l'assurdità e follia contenute. Ossia per quelle cose che vediamo spesso, troppo spesso, anche sui quotidiani...
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Amaranta
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Oct 24, 2017 12:55AM
in lista da un po'.
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inquietante sia libro che film, forse più il film, probabilmente perché il testo è scritto in modo molto asciutto e approssimativo, quasi volesse proprio essere una sceneggiatura
Non trovi che Ballard abbia ottime idee (delle vere e proprie bombe fra le mani) ma uno sviluppo ripetitivo e che alla fine può stancare? Penso a Cecità di Saramago situazione analoga una società che brancola nel buio e che scatena i peggiori istinti, ma Saramago non si ripete mai, si rinnova ad ogni pagina.
Evi * wrote: "Non trovi che Ballard abbia ottime idee (delle vere e proprie bombe fra le mani) ma uno sviluppo ripetitivo e che alla fine può stancare? Penso a Cecità di Saramago situazione analoga una società c..."
Ho trovato il libro abbastanza fulminante (breve, conciso, disarmante, efficace). Essendo l'unico libro di Ballard che ho letto, non posso però generalizzare. Qualche ripetizione poi (che ho trovato anche in Cecità) può essere a volte funzionale alla narrazione.
Ho trovato il libro abbastanza fulminante (breve, conciso, disarmante, efficace). Essendo l'unico libro di Ballard che ho letto, non posso però generalizzare. Qualche ripetizione poi (che ho trovato anche in Cecità) può essere a volte funzionale alla narrazione.
Sembra interessante, anche se la mia impressione su Ballard (dopo aver letto L'isola di cemento), è molto simile a quella di Evi*.
Contenta che ti sia piaciuto, è il mio Ballard preferito. Mi sono sempre chiesta come mai non abbiano tratto un film da questo libro, se fossi un regista lo avrei fatto a tutti i costi, è una sceneggiatura perfetta.
Emmapeel wrote: "Contenta che ti sia piaciuto, è il mio Ballard preferito. Mi sono sempre chiesta come mai non abbiano tratto un film da questo libro, se fossi un regista lo avrei fatto a tutti i costi, è una scene..."
@Aprile, più su, fa riferimento a un film...
@Aprile, più su, fa riferimento a un film...
@piper, non ne avevo idea, grazie! Vedo che il film è del 2015, mi era sfuggito (d'altronde la mia lettura di Condominium risale ad ere geologiche molto precedenti, credo inizio anni '90).
perché indulgere volgarmente alla violenza? io la scorsa settimana giocavo con la pallina da ping pong intorno all’1 e 30. io tiravo e il gatto galoppava per prenderla. contromossa pulita pulita :)
lorinbocol wrote: "perché indulgere volgarmente alla violenza? io la scorsa settimana giocavo con la pallina da ping pong intorno all’1 e 30. io tiravo e il gatto galoppava per prenderla. contromossa pulita pulita :)"
non vorrei essere " quella del piano di sotto" (o di lato) ;D
non vorrei essere " quella del piano di sotto" (o di lato) ;D
La cosa che più mi ha colpito di questo romanzo, è che in un contesto di isolamento totale, la violenza efferata, smodata, iperbolica è l'unico mezzo di solidarietà sociale. Siamo poi così distanti dallo scenario ballardiano?
lorinbocol wrote: "@amaranta: no :) anche perché saresti molto molto poco simpatica a tutti :)))"
Sono la vicina di casa ideale, fuori tutto il giorno e la sera sprofondo in un libro, neanche tv. :D però se mi chiedi la farina non ce l'ho! :DDD
Sono la vicina di casa ideale, fuori tutto il giorno e la sera sprofondo in un libro, neanche tv. :D però se mi chiedi la farina non ce l'ho! :DDD
(sempre più OT, scusa @roberto :))
@amaranta: la farina non te la chiederei mai, le richieste vanno scelte con cura perché generino orgoglio quando soddisfatte. che so una brugola del 10, il concime specifico per le portulache, il rosolio.
@amaranta: la farina non te la chiederei mai, le richieste vanno scelte con cura perché generino orgoglio quando soddisfatte. che so una brugola del 10, il concime specifico per le portulache, il rosolio.
@lorin niente brugola,o concime ma sul rosolio ci sto. Passa da me, ti offro una fetta di torta e ci beviamo un bicchierino.parlando di libri. :)
Intuisco che il romanzo sia parecchio violento, e non so se riuscirei a leggerlo, ma è vero che la realtà supera la fantasia. Stasera avrei l'assemblea condominiale, ma non ci andrò: odio la vista del sangue...
Da tanti anni non leggo Ballard!... Questo è proprio uno dei suoi libri che mi mancano: mi sembra che vi affiorino molti dei suoi temi classici; l'ho sempre trovato un autore interessante e inquietante allo stesso tempo.
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Mariafrancesca di natura viperesca sta con gli ultimi della terra
(new)