Grato (nome)
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Grato è un nome proprio di persona italiano maschile[1][2].
Varianti
[modifica | modifica wikitesto]Origine e diffusione
[modifica | modifica wikitesto]Deriva dal tardo latino Gratus (femminile Grata), soprannome e poi nome affettivo che ricalca l'omonimo aggettivo gratus ("gradito", "ben accetto", "caro", o "grato", "riconoscente")[1][2].
L'uso in italiano moderno è scarso; negli anni 1970 si contavano meno di cinquecento occorrenze del nome, varianti incluse, accentrate nell'alto Piemonte per la forma base e nel Bergamasco per il femminile, riflesso del culto rispettivamente per il santo vescovo aostano e per la santa vedova bergamasca[1].
Onomastico
[modifica | modifica wikitesto]L'onomastico si può festeggiare in memoria di più santi, alle date seguenti:
- 1º maggio, santa Grata, vedova di Bergamo[2][3]
- 7 settembre, san Grato, vescovo di Aosta[3][4]
- 8 ottobre, san Grato, vescovo di Chalon-sur-Saone[3][4]
- 16 ottobre, san Grato, eremita a Capdenac e martire con sant'Assunto[3]
- 19 ottobre, san Grato, vescovo di Oloron[3][4]
- 5 dicembre, san Grato, martire a Tagura in Numidia sotto Diocleziano con altri dodici compagni[2][4]
Persone
[modifica | modifica wikitesto]- Grato, vescovo di Aosta
- Grato, vescovo di Cartagine
- Grato Albertolli, decoratore svizzero
Note
[modifica | modifica wikitesto]Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Alfonso Burgio, Dizionario dei nomi propri di persona, Roma, Hermes Edizioni, 1992, ISBN 88-7938-013-3.
- Emidio De Felice, Nomi d'Italia, vol. 2, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1978.