Gloydius intermedius
Vipera dell'Amur | |
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Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Phylum | Chordata |
Classe | Reptilia |
Ordine | Squamata |
Sottordine | Serpentes |
Famiglia | Viperidae |
Genere | Gloydius |
Specie | G. intermedius |
Nomenclatura binomiale | |
Gloydius intermedius (Strauch, 1868) | |
Sinonimi | |
Agkistrodon saxatilis |
La vipera dell'Amur (Gloydius intermedius Strauch, 1868)) è un serpente velenoso appartenente alla famiglia dei Viperidi.[2]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La lunghezza totale del corpo raggiunge gli 80 cm o più (la coda misura 13-15 cm). I maschi sono più grandi delle femmine. La testa è grande, ben separata dal collo, e ricoperta superiormente da grandi scudi che formano uno scudo depresso. Gli scudi sopralabiali sono 7-8. Attorno alla metà del corpo ci sono 23 (meno spesso 21) file di squame. Presenta 148-175 scudi ventrali e 34-52 paia di scudi subcaudali. Il colore della parte superiore del corpo varia dal rosso-marrone scuro al marrone-rossastro chiaro. 28-45 strisce grigio scuro, marroni o nere attraversano il corpo. 9-13 strisce di questo tipo corrono lungo la coda. Il ventre va dal grigio chiaro al quasi nero con macchioline. Sui fianchi vi sono macchie scure, che a volte si fondono con le strisce trasversali formando un'unica linea spezzata.[3]
Distribuzione e habitat
[modifica | modifica wikitesto]La specie è presente in Russia, Corea e Cina nord-orientale. In Russia si incontra nell'Estremo Oriente, a nord fino al corso inferiore dell'Amur e ad ovest fino alla confluenza tra Zeja e Bureja. Ad est si spinge fino alle coste del Mar del Giappone e dello Stretto dei Tartari. Pertanto, il suo areale copre il territorio del Litorale, la parte meridionale del territorio di Chabarovsk e l'oblast' dell'Amur. Vive in simpatria con la vipera dell'Ussuri e con la vipera dalla coda corta.
Biologia
[modifica | modifica wikitesto]È una specie comune nei boschi montani decidui e misti, nei prati alpini e nei ghiaioni. Predilige gli habitat rocciosi, e in montagna si spinge fino a 1300 m sul livello del mare. La densità di popolazione è di 1-1,5 individui per ettaro.[3]
Si accoppia tra la fine di aprile e l'inizio di giugno, ma alcuni esemplari sono stati visti accoppiarsi anche in autunno. Nel territorio del Litorale, le femmine hanno un ciclo riproduttivo di due anni. Le femmine iniziano a riprodursi quando raggiungono una lunghezza del corpo di 48 cm. In agosto-settembre nascono i giovani, della lunghezza di 19-25 cm e del peso di 5,6-8,7 g. Negli ovidotti sono state registrate fino a 11 uova.[3]
Si nutre principalmente di piccoli mammiferi, nonché di lucertole e uccelli che nidificano a terra. Come rifugio utilizza fessure nella roccia, nei ceppi e nel legno morto. Va in ibernazione sui pendii ripidi esposti a sud, negli anfratti alla base delle rocce; in uno di questi rifugi si possono trovare fino a 30 vipere. Esce dall'ibernazione in aprile-maggio. In primavera e all'inizio dell'estate rimane limitata ai versanti esposti a sud, mentre in estate si diffonde su tutto il territorio.[3]
Tassonomia
[modifica | modifica wikitesto]In passato alcune popolazioni venivano considerate come una specie indipendente, Gloydius saxatilis (Emelianov, 1937), attualmente trattata come sinonimo junior di intermedius.[2]
Si ritiene che il suo parente più stretto sia Gloydius shedaoensis Zhao, 1979, endemico della Cina.
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ (EN) Orlov, N.L., Ananjeva, N.B., Li, P., Borkin, L., Milto, K., Golynsky, E., Rustamov, A, Nuridjanov, D. & Munkhbayar, K. 2021., Gloydius intermedius, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b Gloydius intermedius, in The Reptile Database. URL consultato il 12 marzo 2024.
- ^ a b c d (RU) E. A. Дунаев e В. Ф Орлова, Земноводные и пресмыкающиеся России. Атлас-определитель, Фитон+, 2012, pp. 320, ISBN 978-5-93457-388-2.
Altri progetti
[modifica | modifica wikitesto]- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Gloydius saxatilis