Chiesa di San Michele Arcangelo (Corniglio)
Chiesa di San Michele Arcangelo | |
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Facciata | |
Stato | Italia |
Regione | Emilia-Romagna |
Località | Petrignacola (Corniglio) |
Indirizzo | via Petrignacola 30 |
Coordinate | 44°30′27.09″N 10°07′01.97″E |
Religione | cattolica di rito romano |
Titolare | san Michele Arcangelo |
Diocesi | Parma |
Consacrazione | 1623 |
Stile architettonico | barocco |
Inizio costruzione | 1601 |
Completamento | 1895 |
La chiesa di San Michele Arcangelo è un luogo di culto cattolico dalle forme barocche, situato in via Petrignacola 30 a Petrignacola, frazione di Corniglio, in provincia e diocesi di Parma; fa parte della zona pastorale di Langhirano-Lesignano Bagni-Tizzano-Corniglio-Monchio-Palanzano.
Storia
[modifica | modifica wikitesto]Il luogo di culto originario fu costruito in epoca medievale; la più antica testimonianza della sua esistenza risale al 1230, quando la Capelle S. Michaelis de Pedregnacola, dipendente dalla pieve di Beduzzo,[1] fu nominata nel Capitulum seu Rotulus Decimarum della diocesi di Parma. L'edificio fu nuovamente citato nel 1299.[2][3]
Nel 1564 la chiesa fu eretta a sede parrocchiale autonoma.[2]
Verso la fine del XVI secolo una frana travolse l'antico edificio, evitando solo il campanile; i lavori di ricostruzione, iniziati nel 1601, proseguirono per alcuni anni per la realizzazione delle decorazioni interne; al termine delle opere, il 30 luglio 1623 la chiesa fu solennemente consacrata.[2][4]
Poco dopo la metà del XVIII secolo anche la torre campanaria fu riedificata, conservando l'antico portale del XII secolo posto alla base.[4][2][3]
Nel 1895 la chiesa fu sottoposta a nuovi interventi, che comportarono la ricostruzione della zona absidale.[4]
Nel 1951 gli interni dell'edificio furono interessati da alcuni lavori, col rifacimento delle pavimentazioni.[4]
Descrizione
[modifica | modifica wikitesto]La chiesa si sviluppa su un impianto a navata unica affiancata da una cappella per lato, con ingresso a ovest e presbiterio absidato a est.[4]
La semplice e simmetrica facciata a capanna, intonacata come gran parte dell'edificio, è caratterizzata dalla presenza del portale d'ingresso centrale, delimitato da una cornice in pietra; più in alto si apre nel mezzo una finestra ad arco ribassato;[4] sulla destra, in continuità col prospetto principale, si erge la canonica, accessibile attraverso una porta sormontata da una bifora.
Dai fianchi aggettano i volumi delle cappelle; sulla destra, dietro alla canonica, si innalza su tre ordini il campanile in pietra, caratterizzato dalla presenza alla base del portale medievale in arenaria ad arco a tutto sesto, con cornice arrotondata e archivolto gradonato scolpito; i bassorilievi rappresentano rispettivamente due gigli nei gradoni inferiori, due figure a ventagli in quelli superiori e una croce astile affiancata da due volti con cappelli vescovili in chiave di volta;[3] la cella campanaria si affaccia sulle quattro fronti attraverso ampie monofore a tutto sesto; a coronamento, sopra al cornicione perimetrale in aggetto si eleva una bassa lanterna a pianta ottagonale.
Sul retro si allunga l'abside poligonale, scandita da massicce lesene sugli spigoli; al centro è murato un frammento di un arco medievale, scolpito con decorazioni a spirali;[3] in sommità corre lungo il cornicione una decorazione a dentelli.
All'interno la navata, coperta da una volta a botte lunettata, è affiancata da due ampie arcate a tutto sesto rette da paraste doriche in pietra, attraverso le quali si affacciano le cappelle laterali; più avanti, sopra a due portali si aprono due grandi nicchie contenenti statue di santi.[4]
Il presbiterio, lievemente sopraelevato, è preceduto dall'arco trionfale, retto da paraste doriche; l'ambiente, coronato da una volta a botte lunettata, ospita nel mezzo l'altare maggiore metallico a mensa, aggiunto intorno al 1980; sul fondo l'abside, coperta dal catino decorato con dipinti, è illuminata lateralmente da due ampie monofore a tutto sesto.[4]
La chiesa conserva alcune opere di pregio, tra cui una croce astile bronzea risalente al XVI secolo e il fonte battesimale realizzato nel 1571.[2]
Note
[modifica | modifica wikitesto]- ^ Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 186.
- ^ a b c d e Dall'Aglio, p. 747.
- ^ a b c d Fallini, Calidoni, Rapetti, Ughetti, p. 89.
- ^ a b c d e f g h Chiesa di San Michele Arcangelo <Petrignacola, Corniglio>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 27 luglio 2023.
Bibliografia
[modifica | modifica wikitesto]- Italo Dall'Aglio, La Diocesi di Parma, II Volume, Parma, Scuola Tipografica Benedettina, 1966.
- Marco Fallini, Mario Calidoni, Caterina Rapetti, Luigi Ughetti, Terra di pievi, Parma, MUP Editore, 2006, ISBN 88-7847-021-X.
Voci correlate
[modifica | modifica wikitesto]Altri progetti
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