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DMZ Vol. 4: Fuoco Amico
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Un altro bel volume.
In questa storia Matty si ritrova a cercare di scoprire la verità su un evento che ha segnato la guerra civile e l'esistenza stessa della DMZ: il giorno 204.
Il giorno in cui un manipolo di soldati americani aprì il fuoco contro una folla di civili, facendoli fuori quasi tutti.
Un massacro indiscriminato? Un errore dovuto alla paura e allo stress della situazione? Un'azione legittima, contro terroristi infiltrati tra i civili?
C'erano armi tra i manifestanti per la pace, o era stato un errore di valutazione?
E ancora, di chi era la colpa di quanto successo?
Di chi aveva premuto il grilletto, di chi sul campo aveva ordinato il fuoco, di chi aveva spedito là quei soldati con le loro regole d'ingaggio, di chi aveva iniziato la guerra asimmetrica sparando nascosto tra la gente? Di tutti, di qualcuno?
Il tentativo di Matty di capire cosa sia successo veramente e di trovare il responsabile si scontra con l'impossibilità di estrarre una verità univoca dalle tante storie incrociate che raccoglie.
La storia di Stevens, il ragazzo del Midwest arruolatosi quasi per caso e scagliato in una guerra civile che non voleva combattere, e che non riesce nemmeno a sparare nel giorno 204; la storia di Nunez, soldato esperto che dopo aver combattuto in giro per il mondo finisce a lottare nella "sua" guerra, la nuova guerra civile americana; la storia dei vertici militari, consapevoli degli errori inevitabili in guerra ma che guardano al risultato complessivo scrollandosi di dosso con indifferenza gli "errori di percorso" limitandosi a maledirne i risvolti mediatici e i contraccolpi etici; la storia di chi al giorno 204 era sopravvissuto, la storia di chi quel giorno aveva perso amici o famigliari.
Una storia che mostra molte sfaccettature di una guerra diventata guerriglia, e l'impossibilità di stabilire una sola verità in un caos di questo tipo. Tranne che tutti perdono, sia chi spara che chi muore, che chi rimane per anni a nutrire l'odio e il lutto per quelle perdite diventando poi una bestia famelica come nel finale dell'albo.
In questa storia Matty si ritrova a cercare di scoprire la verità su un evento che ha segnato la guerra civile e l'esistenza stessa della DMZ: il giorno 204.
Il giorno in cui un manipolo di soldati americani aprì il fuoco contro una folla di civili, facendoli fuori quasi tutti.
Un massacro indiscriminato? Un errore dovuto alla paura e allo stress della situazione? Un'azione legittima, contro terroristi infiltrati tra i civili?
C'erano armi tra i manifestanti per la pace, o era stato un errore di valutazione?
E ancora, di chi era la colpa di quanto successo?
Di chi aveva premuto il grilletto, di chi sul campo aveva ordinato il fuoco, di chi aveva spedito là quei soldati con le loro regole d'ingaggio, di chi aveva iniziato la guerra asimmetrica sparando nascosto tra la gente? Di tutti, di qualcuno?
Il tentativo di Matty di capire cosa sia successo veramente e di trovare il responsabile si scontra con l'impossibilità di estrarre una verità univoca dalle tante storie incrociate che raccoglie.
La storia di Stevens, il ragazzo del Midwest arruolatosi quasi per caso e scagliato in una guerra civile che non voleva combattere, e che non riesce nemmeno a sparare nel giorno 204; la storia di Nunez, soldato esperto che dopo aver combattuto in giro per il mondo finisce a lottare nella "sua" guerra, la nuova guerra civile americana; la storia dei vertici militari, consapevoli degli errori inevitabili in guerra ma che guardano al risultato complessivo scrollandosi di dosso con indifferenza gli "errori di percorso" limitandosi a maledirne i risvolti mediatici e i contraccolpi etici; la storia di chi al giorno 204 era sopravvissuto, la storia di chi quel giorno aveva perso amici o famigliari.
Una storia che mostra molte sfaccettature di una guerra diventata guerriglia, e l'impossibilità di stabilire una sola verità in un caos di questo tipo. Tranne che tutti perdono, sia chi spara che chi muore, che chi rimane per anni a nutrire l'odio e il lutto per quelle perdite diventando poi una bestia famelica come nel finale dell'albo.
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