compassione (  approfondimento) f sing (pl.: compassioni)

  1. sentimento di sofferta partecipazione al male altrui
  2. (spregiativo) sentimento di disapprovazione morale nei confronti di comportamenti negativi
    • la tua morale mi fa compassione
  3. amorevole e talvolta sofferta misericordia, senza ipocrisia
  4. clemenza con commozione
  5. amore per qualcuno anche nel caso in cui compia errori, soprattutto in vista di un miglioramento e di un ravvedimento
  6. (per estensione) comportamento dettato dalla rettitudine che permette di evitarne altri immorali, persino nei confronti di altre persone
    • grazie alla sua compassione lo salvò dal suicidio
com | pas | sió | ne

IPA: /kompasˈsjone/

dal latino tardo compassio che deriva da compăti cioè compatire; dal latino cum patior (essere con l'altro nel soffrire)

 
«Beati quelli che hanno compassione degli altri: Dio avrà compassione di loro »
 
«E l'uomo senza compassione è nulla, è un fenomeno fisico che potrebbe cessare di essere, e non cesserebbe nulla. Nulla ha valore, in tutta la vita dell'uomo sulla terra, nemmeno l'immensa arte e le religioni – nulla, se non questo sentire compassione e desiderio di soccorrere un altro – chiunque altro, chiunque sia vivo o dolente »
partecipazione alle sofferenze altrui
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