Ossicloruro di rame
Ossicloruro di rame è il nome comune usato per il composto inorganico di formula Cu2Cl(OH)3, spesso scritta come CuCl2⋅3Cu(OH)2. Nella nomenclatura IUPAC il nome del composto è triidrossocloruro di dirame. In condizioni normali è un solido di colore verde-azzurro praticamente insolubile in acqua.[1]
Ossicloruro di rame | |
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Nome IUPAC | |
triidrossocloruro di dirame | |
Nomi alternativi | |
cloruro di rame basico | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | ClCu2H3O3 |
Peso formula (u) | 213,56 |
Aspetto | solido verde-azzurro[1] |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 215-572-9 |
PubChem | 11969527 |
SMILES | [OH-].[OH-].[OH-].[Cl-].[Cu+2].[Cu+2] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 3,64[1] |
Solubilità in acqua | praticamente insolubile[1] |
Temperatura di fusione | >220 °C (493 K) dec[1] |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | 700 oral rat[1] |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 301 - 332 - 410 [1] |
In natura è presente in vari minerali con forme cristalline polimorfe. I minerali più comuni sono paratacamite (forma romboedrica) e atacamite (ortorombica), meno comuni sono botallackite e clinoatacamite (entrambe monocline). L'ossicloruro di rame è disponibile in commercio, e viene usato come fungicida e come pigmento.[2]
Strutture
modificaNella figura accanto si notano cristalli alpha puri dell'ossicloruro di rame.
L'atacamite è ortorombica, gruppo spaziale Pnma (gruppo n°62), con due unità asimmetriche cristallograficamente indipendenti contenenti Cu e atomi ossigeno del gruppo idrossile. Entrambi i due atomi Cu mostrano una geometria di coordinazione caratteristica Jahn-Teller ottaedrale distorta (4+2): ogni Cu è legato ai quattro gruppi OH vicini con distanze Cu-OH di 2.01 Å; inoltre, uno degli atomi Cu è legato ai due atomi Cl (a 2.76 Å) formando l'ottaedro [Cu(OH)4Cl2], e l'altro Cu è legato ad un atomo Cl (a 2.75 Å) e un gruppo OH (a 2.36 Å) formando l'ottaedro [Cu(OH)5Cl]. I due tipi di ottaedro sono collegati agli spigoli per formare una struttura tridimensionale con l'ottaedro [Cu(OH)5Cl] che incrocia l'altro ottaedro [Cu(OH)4Cl2] in strati paralleli a (110) (Fig 1). [3][4][5]
Sintesi
modificaIndustrialmente si prepara a partire da soluzioni concentrate di cloruro di sodio contenenti ioni Cu(II). Il rame(II) viene dapprima ridotto ponendo la soluzione a contatto con rame metallico; in questo modo si ottiene cloruro di rame(I). Successivamente la soluzione è riscaldata e aerata per effettuarne l'ossidazione. L'ossicloruro di rame precipita, mentre le acque madri contenenti CuCl2 e NaCl vengono riciclate.[2]
Altre vie alternative sono l'idrolisi di soluzioni di CuCl2 con idrossido di sodio, o la reazione di CuCl2 con ossido di rame(II) idrato precipitato di fresco:[2]
Proprietà e reattività
modificaL'ossicloruro di rame è un composto stabile. Per riscaldamento oltre 200 ºC si decompone formando l'ossido. In acqua è praticamente insolubile, ma si scioglie in acidi minerali formando i corrispondenti sali di rame. Ad esempio con acido cloridrico:[2]
Con idrossido di sodio reagisce formando l'idrossido di rame(II):[2]
È solubile in soluzioni ammoniacali o in presenza di ioni cianuro formando composti di coordinazione.[6]
È altamente mortale se inalato o ingerito, dannoso per la fauna.
Note
modifica- ^ a b c d e f g GESTIS 2018
- ^ a b c d e Richardson 2002
- ^ Handbookofmineralogy, sito web: (a) Atacamite (b) Botallackite (c) Paratacamite (d) Clinoatacamite
- ^ Webmineral sito web: (a) Atacamite(b) Botallackite c) Paratacamite (d) Clinoatacamite
- ^ (a) Wells, A. F. The crystal structure of atacamite and the crystal chemistry of cupric compounds. Acta Crystallogr. 1949, 2, pp.175-80. (b) Paris, J. B; Hyde, B. G. The structure of atacamite and its relationship to spinel. Crystal. Struc. Comm. 1986, C42(10), pp.1277-80.
- ^ Richardson 1998
Bibliografia
modifica- GESTIS, Dicopper chloride trihydroxide, su gestis-en.itrust.de, 2018. URL consultato il 20 settembre 2018. Pagina dell'ossicloruro di rame nel data base GESTIS.
- (EN) H. W. Richardson, Copper Compounds, in Kirk-Othmer Encyclopedia of Chemical Technology, 4ª ed., John Wiley & Sons, 1998.
- (EN) H. W. Richardson, Copper Compounds, in Ullmann's Encyclopedia of Industrial Chemistry, Wiley-VCH, 2002, DOI:10.1002/14356007.a07_567.
Altri progetti
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