Guido Rocco

politico e diplomatico italiano

Guido Rocco (Napoli, 26 novembre 18862 maggio 1959[1]) è stato un politico e diplomatico italiano.

Guido Rocco

Ministro della cultura popolare
Durata mandato26 luglio 1943 –
15 agosto 1943
Capo di StatoVittorio Emanuele III
PresidentePietro Badoglio
PredecessoreGaetano Polverelli
SuccessoreCarlo Galli

Dati generali
ProfessioneDiplomatico

Biografia

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Cugino del ministro di grazia e giustizia Alfredo Rocco. Addetto consolare, poi vice-console e console in varie località straniere, fu uno degli esperti delle delegazioni italiane presso la Società delle Nazioni, consigliere di legazione a Parigi e a Berlino. Partecipò alla conferenza navale di Londra e alla conferenza del disarmo. Fu quindi ministro plenipotenziario a Praga, protagonista di varie missioni all'estero.

Dal 1936 fu direttore generale per i servizi della stampa estera al ministero della Stampa e della Propaganda e poi della Cultura Popolare. [2] Divenuto ambasciatore, il 26 luglio 1943 fu nominato ministro della cultura popolare nel I governo Badoglio. Suo compito principale fu quello di mantenere inalterata la censura sulla stampa, tanto che i maggiori direttori dei quotidiani romani inviarono l'11 agosto una lettera di protesta[3] direttamente al maresciallo Badoglio. Il 15 agosto 1943 Badoglio decise di sostituire Rocco nell'incarico con Carlo Galli.

Il 6 settembre 1943 fu nominato ambasciatore in Turchia[4] e suo compito fu quello di stabilire i primi contatti ufficiali tra Italia ed Unione Sovietica dall'inizio delle ostilità, contatti che portarono poco dopo al riconoscimento ufficiale reciproco. Lo restò fino al 1945.

Onorificenze

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Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine del Leone Bianco
— 24 luglio 1935

Collegamenti esterni

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