Francesco Compagna

politico italiano (1921-1982)
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Francesco Compagna (Napoli, 31 luglio 1921Capri, 24 luglio 1982) è stato un politico italiano.

Francesco Compagna

Ministro dei lavori pubblici
Durata mandato21 marzo 1979 –
5 agosto 1979
PresidenteGiulio Andreotti
PredecessoreGaetano Stammati
SuccessoreFranco Nicolazzi

Durata mandato4 aprile 1980 –
18 ottobre 1980
PresidenteFrancesco Cossiga
PredecessoreFranco Nicolazzi
SuccessoreFranco Nicolazzi

Ministro della marina mercantile
Durata mandato18 ottobre 1980 –
28 giugno 1981
PresidenteArnaldo Forlani
PredecessoreNicola Signorello
SuccessoreCalogero Mannino

Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri
Durata mandato12 luglio 1973 –
14 marzo 1974
Capo del governoMariano Rumor
PredecessoreAldo Amadeo
Francesco Deriu
Franco Evangelisti
Renzo Forma
Sebastiano Vincelli
SuccessoreGianuario Carta
Guglielmo Nucci

Durata mandato28 novembre 1974 –
12 febbraio 1976[1]
Capo del governoAldo Moro
PredecessoreGiacomo Mancini[2]
SuccessoreGiulio Andreotti[3]

Durata mandato3 luglio 1981 –
24 luglio 1982[4]
Capo del governoGiovanni Spadolini
PredecessoreLuciano Radi
SuccessoreVittorio Olcese

Deputato della Repubblica Italiana
Durata mandato5 giugno 1968 –
24 luglio 1982
LegislaturaV, VI, VII, VIII
Gruppo
parlamentare
Repubblicano
CircoscrizioneXXII. Napoli
Incarichi parlamentari
V
  • Presidente Commissione d'indagine richiesta dall'on. Mancini Giacomo a norma dell'art. 74 del regolamento

VIII

  • Presidente Commissione parlamentare per l'esercizio dei poteri di controllo sulla programmazione e sull'attuazione degli interventi ordinari e straordinari nel Mezzogiorno (fino al 24/07/1982)
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoPLI (fino al 1955)
PR (1955-1968)
PRI (1968-1982)
Titolo di studioLaurea in giurisprudenza
ProfessionePubblicista

Biografia

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Fu giornalista e professore universitario di geografia politica ed economica. Convinto meridionalista, fondò nel 1954 Nord e Sud; ebbe inoltre modo di collaborare con Il Mondo diretto da Mario Pannunzio.

Militante dapprima nella componente a sinistra del Partito Liberale Italiano, poi successivamente nel Partito Radicale, diventò successivamente deputato al Parlamento, eletto nelle liste del Partito Repubblicano Italiano nella circoscrizione elettorale del collegio Napoli-Caserta dal 1968.

Fu sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri nel IV Governo Rumor (1973-1974), nel IV Governo Moro (1974-1976) e nel primo governo Spadolini (1981-82). Ricoprì il ruolo di Ministro dei lavori pubblici durante il Governo Andreotti V e poi nel Governo Cossiga II.

Morì a Capri nel 1982 a causa di un infarto. Venne sostituito in Parlamento dal medico Alfredo Arpaia nel corso della VIII legislatura.

Era padre di Guido Compagna, Luigi Compagna, Annamaria Compagna e Piero Compagna.

Ascendenza

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Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
Luigi Compagna, barone di Corignano Giuseppe Compagna, barone di Corignano  
 
Isabella Cavalcanti di Rota e Mangalavita  
Francesco Compagna, barone di Corigliano  
Mariuccia del Carretto Francesco Saverio del Carretto  
 
 
Pietro Compagna, X principe di Marsiconuovo  
Giuseppe Gallone di Nociglia, VIII principe di Tricase Giovanni Battista Gallone di Nociglia, VII principe di Tricase  
 
Maria Felicia Statella di Cassaro  
Maria Bianca Gallone di Nociglia, IX principessa di Marsico Nuovo  
Mariantonia Melodia Antonio Melodia, barone  
 
Cecilia Monteruto  
Francesco Compagna  
 
 
 
 
 
 
 
Teresa Siciliano di Rende  
 
 
 
 
 
 
 
 

Premi e riconoscimenti

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  • Nel 1967 ha ricevuto il Premio Sila sezione saggistica per La politica delle città.[5]
  • Numerose città, fra cui Benevento, Foggia, Napoli e Roma gli hanno dedicato una via.

Pubblicazioni

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  1. ^ [con delega per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno]
  2. ^ [come Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno]
  3. ^ [come Ministro per gli interventi straordinari nel Mezzogiorno]
  4. ^ [come Segretario del Consiglio dei ministri]
  5. ^ Premio Sila ’49, al via l’edizione 2014, su approdocalabria.it. URL consultato il 12 marzo 2022.

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Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN24634384 · ISNI (EN0000 0001 1489 0081 · SBN CFIV001179 · BAV 495/107641 · LCCN (ENn80104916 · GND (DE119508656 · BNF (FRcb121770718 (data)