Note di copertina

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Le note di copertina sono quelle riportate sui compact disc (CD) e i long playing (LP), oppure quelle presenti nei libretti (detti anche booklet) dei compact disc e le audiocassette.[1][2]

Iscrizione di Gustav Holst sulla copia della registrazione di I pianeti di Adrian Boult.

Origine

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Le note di copertina hanno delle analogie con i programmi dei concerti di musica colta, che contengono informazioni inerenti ai brani che verranno eseguiti, al compositore che li ha realizzati e altri dettagli contestuali all'epoca di scrittura delle composizioni.[3] Le prime sono quelle stampate sulla custodia interna utilizzata per proteggere un tradizionale disco in vinile da 12 pollici, ovvero un LP o un disco fonografico. Si è continuato a utilizzare le note degli album anche nei più recenti formati di LP, nei CD e nelle audiocassette.[4] Le note di copertina contengono informazioni inerenti alle registrazioni e su altro.

Contenuti

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Argomenti ricorrenti

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Molte note di copertina contengono informazioni di vario tipo inerenti alle vicende dell'artista, aneddoti e relative al catalogo dell'artista o dell'etichetta. Alcune note di copertina contengono brevi scritti dell'autore della registrazione o di un giornalista. Sebbene questa usanza sia oggi quasi del tutto scomparsa, alcuni di questi brevi saggi sono presenti nelle ristampe, nelle compilation retrospettive e nei cofanetti. Queste note di copertina sono presenti in molte pubblicazioni uscite in Giappone, specialmente quelle inerenti agli artisti stranieri. Molti supporti includono i testi completi delle canzoni che essi contengono.[5]

Biografie

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Le note di copertina ora di solito includono informazioni sul musicista, testi, un elenco dei crediti e omaggi che i musicisti fanno a persone o aziende coinvolte nella produzione della registrazione.[6] Possono anche fornire dettagli sulla realizzazione di ogni brano musicale e talvolta collocarli in un contesto storico o sociale. Le note di copertina per riguardanti le pubblicazioni di musica classica forniscono spesso delle informazioni in diverse lingue; se il brano comprende delle parti vocali, spesso hanno anche un libretto che può essere tradotto in più lingue.

Label copy

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La label copy è l'insieme dei dettagli della pubblicazione, compresi il nome dell'artista, i titoli dei brani, la loro lunghezza, il codice ISRC, il numero di catalogo, il/i compositore/i, l'editore, il/i titolare/i dei diritti, i crediti tecnici e artistici, i crediti A&R e del produttore, le date e i luoghi di registrazione.[7][8] Nella musica digitale, la label copy è contenuta all'interno dei metadati.[9]

Metadati

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Le note di copertina a volte forniscono metadati che possono aiutare a catalogare raccolte private o pubbliche di registrazioni sonore.[5][10] Tuttavia le informazioni fornite nelle note di copertina variano considerevolmente a seconda dello studio o dell'etichetta che ha prodotto la registrazione. Varia anche la quantità di metadati resi pubblici da servizi di media digitali, come ad esempio Spotify e iTunes.[6] Nel 2018, Tidal ha lanciato i crediti musicali ufficiali forniti dai distributori attraverso il loro database che elenca 90 milioni di registrazioni.[11] Nel 2019 la società australiana Jaxsta ha lanciato un database in cui sono contenuti molti crediti musicali ufficiali e note di copertina. Il database è costituito da metadati forniti dal proprietario del contenuto piuttosto che da dati di crowdsourcing, rendendo utilizzabili e talvolta di pubblico dominio dei metadati che erano in precedenza difficilmente reperibili.[12][13] Nel 2019 la società francese Qobuz ha lanciato crediti musicali ufficiali e dei libretti digitali che possono essere letti direttamente sul riproduttore sonoro.[14] Nel 2019 il servizio di streaming Pandora ha reso visibili i crediti completi degli artisti che ha reso disponibili.[15] I crediti di metadati vengono inviati da fonti ufficiali a tutti i database e servizi di streaming utilizzando lo standard DDEX ERN, tuttavia non tutti i servizi mostrano questi dati al consumatore.[16][17]

Note di copertina digitali

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A causa dell'introduzione dei download digitali è stato introdotto un opuscolo digitale per compensare la mancanza di un opuscolo fisico. La Apple ha anche introdotto il format iTunes LP che presenta dei menu interattivi e non semplici pagine.[18] Spotify ha anche i crediti di cantautori e produttori di ogni singola traccia.[19] Collaborando con Genius, il servizio ha fatto in modo che fosse possibile leggere i testi di numerosi brani.[20] A partire dal 2020 è stato stimato che fino al 94% delle registrazioni fornirebbe oggigiorno il feed ufficiale dei crediti musicali direttamente dai proprietari dei dati a servizi di streaming come Spotify, Amazon, Google, Tidal, Pandora, Qobuz e altri,[21] così come database come Gracenote, ma non tutti i servizi visualizzano i dati che vengono inviati in questa fase.[22]

A partire dal 1964 viene assegnato il Grammy Award alle migliori note dell'album per quelle che sono considerate le migliori note di copertina dei dischi.[23]

  1. ^ booklet, su treccani.it. URL consultato il 26 luglio 2023.
  2. ^ (EN) Frank Hoffmann, Encyclopedia of Recorded Sound, Taylor & Francis, 2004, p. 1001.
  3. ^ (EN) Music: Programme Notes, su canterbury.libguides.com. URL consultato il 27 luglio 2023.
  4. ^ Dean Biron, Writing and Music: Album Liner Notes, Portal: International Journal of Multidisciplinary Studies (Vol 8, No 1), 2011.
  5. ^ a b (EN) Music Industry Innovation: Meta Data, su medium.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  6. ^ a b (EN) The sad death of liner note credits [op-ed], su themusicnetwork.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  7. ^ (EN) Coreen Sheehan, Anika Paris, Bobby Borg, Eric Corne, Michael Eames, Five Star Music Makeover: The Independent Artist's Guide for Singers, Songwriters, Bands, Producers, and Self-Publishers, Hal Leonard Corporation, 2016, p. 149.
  8. ^ (EN) William D. Henslee, Elizabeth Henslee, Entertainment Law and Business, Wolters Kluwer Law & Business, 2018, p. 815.
  9. ^ (EN) Credit Where Credit's Due, su mixonline.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  10. ^ (EN) Jeremy Wade Morris, Selling Digital Music, Formatting Culture, Univ. of California Press, 2015, p. 91.
  11. ^ (EN) Tidal Credits, su tidal.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  12. ^ (EN) Jaxsta Aims to Bring Back Liner Notes, and Create an IMDB for Music, su variety.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  13. ^ (EN) Jaxsta has launched the public beta of its massive music credits database, su theindustryobserver.thebrag.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  14. ^ (EN) Forbes, su forbes.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  15. ^ (EN) Pandora introduces full song credits, su blog.pandora.com. URL consultato il 26 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2022).
  16. ^ (EN) Send Your Credits & Liner Notes To Streaming Services — Only With DistroKid, su news.distrokid.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  17. ^ (EN) Artist Roles and Display Credits, su kb.ddex.net. URL consultato il 26 luglio 2023 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2022).
  18. ^ (EN) Apple, labels stir up deluxe digital Cocktail, su reuters.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  19. ^ (EN) Spotify Now Displays Songwriter Credits, su artists.spotify.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  20. ^ (EN) View lyrics, su support.spotify.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  21. ^ (EN) DDEX Current Members, su ddex-standards.net. URL consultato il 26 luglio 2023.
  22. ^ (EN) Syncblog, su synchtank.com. URL consultato il 26 luglio 2023.
  23. ^ (EN) Grammy Award for Best Album Notes – Grammys Best Album Notes, su awardsandshows.com. URL consultato il 28 aprile 2017.

Bibliografia

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  • (EN) Janet Borgerson, Jonathan Schroeder, Designed for Hi-Fi LIving: The Vinyl LP in Midcentury America, MIT Press, 2017.

Voci correlate

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