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Scrivere Quotes

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“Uno scrittore non vive la vita come se questa gli cadesse addosso dal cielo, ma prevede e disegna ogni istante con metodo e precisione. Scoperchia e studia il mondo alla ricerca del congegno che lo fa funzionare, per poterlo sovvertire. Non gli interessa veramente chi sei e cosa fai, ma quanto materiale emozionale puoi fornirgli, quanta parte di te può trovare spazio, e in che modo, all'interno della sua opera.”
Sara Zelda Mazzini, Cronache dalla fine del mondo

Umberto Eco
“Le regole per scrivere bene (adattate da Umberto Eco)

1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.

2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.

3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.

4. Esprimiti siccome ti nutri.

5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.

6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.

7. Stai attento a non fare... indigestione di puntini di sospensione.

8. Usa meno virgolette possibili: non è “fine”.

9. Non generalizzare mai.

10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.

11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: “Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu.”

12. I paragoni sono come le frasi fatte.

13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).

14. Solo gli stronzi usano parole volgari.

15. Sii sempre più o meno specifico.

16. L'iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.

17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.

18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.

19. Metti, le virgole, al posto giusto.

20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.

21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso e! tacòn del buso.

22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.

23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?

24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.

25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.

26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.

27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!

28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.

29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.

30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.

31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).

32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.

33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.

34. Non andare troppo sovente a capo.
Almeno, non quando non serve.

35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.

36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.

37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.

38. Non indulgere ad arcaismi, apax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differanza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competente cognitive del destinatario.

39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.

40. Una frase compiuta deve avere.”
Umberto Eco

Carlos Ruiz Zafón
“Viviamo nel ricordo di chi ci ama”
Carlos Ruiz Zafon

Alessandro Baricco
“Scrivere a qualcuno è l’unico modo di aspettarlo senza farsi del male.”
Alessandro Baricco, Ocean Sea

Paolo Cognetti
“Siamo le storie che raccontiamo, chi le ascolta certifica la nostra esistenza. Siamo il nostro repertorio di storie, non importa se vere o inventate, e ce le scambiamo come una dote.”
Paolo Cognetti, A pesca nelle pozze più profonde: Meditazioni sull'arte di scrivere racconti

Sylvia Plath
“Perchè mi sento libera di scriverle [le parole]? La mia identità prende forma, si modella - sento che i racconti fioriscono mentre leggo la raccolta del "New Yorker" - sì, quanto i tempi saranno maturi, io sarò tra loro - le poetesse, le autrici.”
Sylvia Plath, The Unabridged Journals of Sylvia Plath

Joël Dicker
“«Il secondo capitolo è molto importante, Marcus. Dev'essere incisivo, d'impatto.»
«In che senso, Harry?»
«È come nella boxe. Tu sei destro, e quando attacchi porti sempre avanti per primo il sinistro: con quello stordisci l'avversario, poi arriva la combinazione di destro con cui mandarlo al tappeto. È così che dev'essere il tuo secondo capitolo: un diretto sulla mascella dei lettori.»”
Joël Dicker, La Vérité sur l'Affaire Harry Quebert

Joël Dicker
“«Vorrei insegnarti la scrittura, Marcus, non perché tu possa imparare a scrivere, ma affinché tu possa diventare uno scrittore. «Scrivere romanzi non è una cosa da niente: tutti sanno scrivere, ma non tutti sono scrittori.»
«E come si fa a sapere di essere uno scrittore, Harry?»
«Nessuno sa di essere uno scrittore, Marcus. Glielo dicono gli altri.»”
Joël Dicker, La Vérité sur l'Affaire Harry Quebert

Joël Dicker
“Un testo non è mai perfetto. Al massimo c'è un momento in cui è meno imperfetto di prima.”
Joël Dicker, La Vérité sur l'Affaire Harry Quebert

Joël Dicker
“«Harry, perché gli scrittori sono persone così sole? Hemingway, Melville... Sono gli uomini più soli del mondo!»
«Non so se siano gli scrittori a essere soli, o se sia la solitudine a spingerli a scrivere...»”
Joël Dicker, La Vérité sur l'Affaire Harry Quebert

Primo Levi
“Scrivendo trovavo breve pace e mi sentivo ridiventare un uomo, uno come tutti, nè martire nè infame nè santo, uno di quelli che si fanno una famiglia, e guardano al futuro anzichè al passato.
- Il sistema periodico”
Primo Levi

Federico García Lorca
“La poesia non cerca seguaci, cerca amanti.”
Federico García Lorca

Louis-Ferdinand Céline
“Viaggiare è utile, fa lavorare l'immaginazione. Tutto il resto non è che delusioni e fatiche. Il nostro viaggio è interamente immaginario. Ecco la sua forza.
Va dalla vita alla morte.”
Louis Ferdinand Celine, Voyage au bout de la nuit

Eleonora Fasolino
“«A volte scrivo quello di cui non conosco. Di emozioni che mi affogano, anche se non le ho mai provate davvero, e allora le asciugo su carta».”
Eleonora Fasolino, Amabile inferno

Paolo Cognetti
“Il racconto è insieme una resa (non provo neanche a scrivere questa storia per intero, perché sarebbe un fallimento) e una sfida (ma ne scrivo un pezzo: tu sei capace di immaginare il resto).”
Paolo Cognetti

Paolo Cognetti
“La letteratura non nasce da ciò che sappiamo, ma da ciò che non sappiamo. Che ci attira. Che ci ossessiona. Che vogliamo conoscere.”
Paolo Cognetti, A pesca nelle pozze più profonde: Meditazioni sull'arte di scrivere racconti

Luigina Sgarro
“Se ami ascoltare più che parlare, è possibile che ami più leggere più che scrivere.”
Luigina Sgarro

“Scrivere non mi fa sentire sola. Metto i pensieri per iscritto perché mi piace rileggerli. I pensieri che hai in cammino non ritornano. Così come il viaggio che fai è unico e irripetibile, allo stesso modo le sensazioni che provi sono irripetibili. Poterle ricordare così come le hai provate serve alla riflessione, aiuta a renderti consapevole dell'esperienza che stai vivendo.
Alessandra Beltrame, "Io cammino da sola”
Alessandra Beltrame, Io cammino da sola

Doriana Cantoni
“Scrivere è ritrovare il passato, aprire una porta chiusa da tempo ed aspettare che qualcuno ci venga incontro.”
Doriana Cantoni, mai canti di gioia

Pier Vittorio Tondelli
“Provò una gioia dolcissima perché gli sembrò che quelle prime parole che aveva scritto avessero il sapore del pane e il profumo di un buon rossetto.”
Pier Vittorio Tondelli, Camere separate

Graham Swift
“Le parole erano come una pelle invisibile, che avvolgeva il mondo rendendolo reale.”
Graham Swift, Mothering Sunday

Zadie Smith
“Il romanzo e’ una strada a due sensi dove la fatica che si richiede a entrambe le parti alla fine risulta uguale. Leggere, se lo si fa come si deve, e’ difficile tanto quanto scrivere.”
Zadie Smith, Perché scrivere

Marguerite Duras
“Ho cominciato a scrivere in un ambiente in cui dovevo farlo con pudore. Scrivere, allora, era un impegno morale. Adesso scrivere sembra spesso non sia più niente. Talvolta me ne rendo conto: scrivere, o è mescolare tutto in un viaggio che ha per destinazione la vanità e il vento, o non è niente ; o si mescola tutto in una unità per sua natura indefinibile, o si fa soltanto della pubblicità. Ma molto spesso non ho un'opinione, vedo che tutti gli spazi sono aperti, come se non ci fossero pareti, come se lo scritto non sapesse più dove andare per nascondersi, per strutturarsi, per leggersi, come se la sua fondamentale sconvenienza non venisse più rispettata, e subito dopo non ci penso più.”
Marguerite Duras, The Lover

“Passo la mano sana tra i capelli e mi par di togliere strati di polvere dalla mia stessa vita.”
Carlo Mascellani, Arcadia

Gianluca Gotto
“Anche parlando con alcuni amici e conoscenti vennero fuori le stesse argomentazioni: "Se vuoi scrivere, perché non ti sei laureato?. Me lo chiedevano in tanti, spesso con supponenza, e io restavo allibito da quanto fosse limitata la mentalità della gente, così convinta che solo un pezzo di carta possa definirti davvero come persona e professionista. Poi però li osservavo e notavo che c'era astio nelle loro parole e più il loro. modo di ragionare era determinato dal percorso che avevano scelto. O meglio, che avevano non-scelto: senza porsi alcuna domanda avevano seguito il branco sulla strada asfaltata e larga, priva di ostacoli e sorprese.”
Gianluca Gotto, Le coordinate della felicità

Gianluca Gotto
“Anche parlando con alcuni amici e conoscenti vennero fuori le stesse argomentazioni: "Se vuoi scrivere, perché non ti sei laureato?". Me lo chiedevano in tanti, spesso con supponenza, e io restavo allibito da quanto fosse limitata la mentalità della gente, così convinta che solo un pezzo di carta possa definirti davvero come persona e professionista. Poi però li osservavo e notavo che c'era astio nelle loro parole e più il loro modo di ragionare era determinato dal percorso che avevano scelto. O meglio, che avevano non-scelto: senza porsi alcuna domanda avevano seguito il branco sulla strada asfaltata e larga, priva di ostacoli e sorprese”
Gianluca Gotto, Le coordinate della felicità

Gianluca Gotto
“Con i Nirvana nelle orecchie e il cuore che batteva più forte del previsto, scrissi le prime parole. Come da abitudine, feci partire il cronometro e iniziai a scrivere.”
Gianluca gotto, Le coordinate della felicità

Susanna Tamaro
“Escribir es una camino para conocerse, para conocer y para ofrecerse a través del conocimiento. No se escribe, no se debería escribir para buscar la aprobación y los elogios de los demás, sino para dar a ver algo que los demás no ven.”
Susanna Tamaro, Querida Mathilda

Susanna Tamaro
“Escribir es uno de los sistemas más simples y más profundos para aclarar el interior de uno mismo y para dejar un recuerdo de nuestras existencias.”
Susanna Tamaro, Querida Mathilda

David Grossman
“Scrivi, racconta, ogni giorno sprecato è un delitto.”
David Grossman, Che tu sia per me il coltello

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